I tre segreti del buon leader d’azienda. Dalla lezione di Alessandro Profumo e Manuela Soffientini alla prima seduta di quest’anno della scuola di formazione politica “Conoscere per decidere”, si ricava che essi sono i seguenti. Primo segreto di un buon leader è essere se stesso, non cercare di diventare qualcun altro. Il secondo è saper “vibrare” sulla stessa lunghezza d’onda delle persone da guidare. Il terzo segreto è saper riconoscere e attraversare gli errori.
Profumo confessa che il suo peggiore errore è stato, nella crisi del 2008, di essersi lasciato convincere dai collaboratori a non vendere il grande portafoglio crediti di Unicredit, cosa che “avrebbe cambiato la storia della banca”.
IL LEADER? SE SBAGLIA IMPARA
Soffientini dice di aver sbagliato quando con la pandemia ha dato ascolto al suo team, a sua volta influenzato dagli stakeholder, e non ha fatto gli aumenti di listino per far fronte all’aumento del prezzo delle materie prime. Così i concorrenti li hanno battuti sul tempo.
Il team: per Soffientini spesso troppo “dentro” le cose, e per questo è più facile che la lucidità sia del capo. Fare il leader è complesso: occorre fare andare la testa il più possibile. Parola di Profumo.
LA LEADERSHIP NELLA PA? APPUNTAMENTO L’8 APRILE
È il tema del prossimo appuntamento, la seconda lezione, che sarà tenuta da Christian Malangone, direttore generale del Comune di Milano, Sonia Cantoni, esperta ambientale, consigliera Iren spa. Modera Giovanni Mulazzani, Ricercatore in Diritto amministrativo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
La lezione si svolgerà in presenza dalle ore 15 alle ore 18 presso la Società Umanitaria di Milano (Via San Barnaba 48). Possibilità di seguire le lezioni da remoto per chi risiede fuori Milano.
