SUSSIDIARIETÀ: PILASTRO DELLA VITA SOCIALE
La Fondazione per la Sussidiarietà è nata nel 2002 per iniziativa di Giorgio Vittadini che ha intercettato la crisi del duopolio Stato-Mercato e il bisogno di una cultura sussidiaria capace di contrastare l’individualismo e la disintermediazione per riscattare la Comunità come terzo pilastro della vita sociale.
Nei suoi vent’anni di vita la Fondazione si è affermata come punto di riferimento per lo studio della sussidiarietà a riguardo di:
- sistemi democratici: la sussidiarietà è strumento dei re-intermediazione, cioè di valorizzazione di luoghi di apprendimento, confronto, partecipazione.
- sviluppo sostenibile: la sussidiarietà sottolinea la persona e le sue aggregazioni come soggetto dello sviluppo.
Leggi Giorgio Vittadini - biografia
I NOSTRI TRAGUARDI
Diffusione della «cultura della sussidiarietà».
Introduzione dei concetti di sussidiarietà e sussidiarietà fiscale nella Costituzione.
Approvazione del 5 x 1000 delle imposte che il cittadino destina a enti che svolgono attività socialmente rilevanti.
Promozione del ruolo sociale ed economico delle realtà non profit e creazione iniziative formative.
Campagna di sensibilizzazione per l’autonomia delle fondazioni bancarie come soggetti di pubblica utilità che ha portato alle Sentenze nn. 300 e 301/2003 della Corte Costituzionale.
Analisi e proposte per la tutela dell’universalità del welfare e la qualità dei suoi servizi.
Riflessioni e approfondimenti sul tema del lavoro, sua dignità e obiettivo di piena occupazione.
Studi pionieristici sulle character skill in ambito scolastico e lavorativo.
Riferimento culturale per manager e imprenditori d’imprese profit e promozione di reti d’impresa.
Valutazione d’impatto dei progetti di cooperazione internazionale.
Analisi e proposte per l’efficientamento delle «pubbliche utilità».
Leggi Mission - Sussidiarietà seme di una società sostenibile
LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DLLA FONDAZIONE IN 20 ANNI
Leggi più in dettaglio quello che abbiamo imparato e fatto nei vari settori di interesse:
3. Welfare, terzo settore e sanità
4. Educazione, scuola e università