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La presentazione del Rapporto sulla Sussidiarietà a Napoli

Il Terzo Settore pilastro
del nuovo welfare partenopeo

  • 20 MAR 2023

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È il progetto annunciato dal sindaco Manfredi. Vittadini: “Già impegnato in attività benefiche l’8% degli abitanti”. Il sottosegretario Albano: “Cultura sussidiaria leva dello sviluppo economico”

Il Rapporto “Sussidiarietà e... sviluppo sociale” è stato presentato a Napoli il 20 marzo 2023 da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che sul tema della ricerca si è confrontato con il sindaco della città, Gaetano Manfredi, e con il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano. Sono poi intervenuti, portando le loro esperienze, l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, il presidente designato della Fondazione Con il Sud, Stefano Consiglio, il presidente della Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia, e suor Giovanna Roda dell’associazione San Camillo Onlus.

SUSSIDIARIETÀ LEVA PER LO SVILUPPO

Il Rapporto documenta il forte grado di correlazione che c’è tra l’apertura della persona alle relazioni con gli altri e la sua implicazione in attività collettive, di volontariato, nel Terzo settore, da un lato, e migliori chance di trovare occupazione nel campo del lavoro e della salute. La sussidiarietà, dunque, come fattore di sviluppo sociale. Il confronto si è sviluppato con particolare attenzione alla realtà partenopea. Il capoluogo campano – ha spiegato Vittadini – si pone come città ricca di esperienze solidali.

 

Rapporto 2021/2022

Sussidiarietà e... sviluppo sociale

 

CITTÀ DEL VOLONTARIATO

“A Napoli sono attivi oltre 68mila volontari, vale a dire che l’8% delle persone con più di 14 anni fanno attività benefiche - ha sottolineato  Vittadini - e tra queste, è forte la presenza di persone impegnate nel Terzo settore che hanno tra i 45 ed i 64 anni, con un sostanziale equilibrio di genere. È attivo in attività solidali anche un 10% di persone che cercano lavoro”.

Il Rapporto, inoltre, testimonia come il Terzo settore possa realmente costituire una leva importante per lo sviluppo, non solo economico ma anche sociale.

 “Non è tutto Pil quel che luccica – ha ricordato il presidente Vittadini – È necessario in Italia creare uno sviluppo economico che sia anche sviluppo sociale. L’economia da sola non basta, ed allo stesso modo, il Terzo settore non può reggersi solo sull’attività assistenzialistica, ma può e deve essere in grado di generare benessere sociale ed economico”.

NON PROFIT ED EMERGENZE

 Sul ruolo del non profit è intervenuto anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Se noi pensiamo alle molteplici emergenze sociali, da quella abitativa a quella educativa, da quell’alimentare agli anziani in difficoltà, è evidente che con le sole risorse pubbliche dei servizi sociali del Comune sia difficile dare una risposta adeguata. Per cui, la presenza del Terzo settore privato diventa un pilastro fondamentale del welfare”.

“Ritengo – ha continuato  il promo cittadino – che senza inclusione sociale e senza la riduzione delle diseguaglianze, non ci sia sviluppo economico. Napoli è sempre stata considerata come la capitale della solidarietà, il luogo in cui nessuno è stato mai lasciato solo, ed è così, ma ora non basta più soltanto la solidarietà e la buona volontà, bisogna creare, con la collaborazione tra enti dello Stato e privato sociale, un sistema di welfare strutturato in grado di dare risposte”.

 

Sussidiarietà seme

di una società sostenibile

 

PROGRAMMAZIONE

L’Assessore al Welfare Luca Trapanese ha aggiunto: “Stiamo lavorando insieme alla co-programmazione e co-progettazione, per investire al meglio in fondi  a disposizione e quelli in arrivo. Nostri obiettivo è creare una rete fatta di Amministrazione, fondazioni, enti del terzo settore e di istituzioni di diverso livello”.

RIFORMA DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Coglie, infine, la richiesta di collaborazione istituzionale che arriva dal Comune di Napoli, il sottosegretario al Mef Lucia Albano, che – commentando anche le ipotesi di riforma del Reddito di cittadinanza avanzate dal Governo – ha detto: “Lo Stato non lascerà indietro chi ha bisogno, ma farà la propria parte. La presenza di una delega al Ministero dell’Economia e Finanze dedicata all’economia sociale, sancisce l’importanza della cultura sussidiaria per il Governo italiano – ha ricordato il sottosegretario Albano – Abbiamo la necessità di riorganizzare gli strumenti esistenti e di ipotizzarne di nuovi per aiutare gli attori che lavorano nella sussidiarietà ad assumere un ruolo di primaria importanza nel panorama nazionale”.

 

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