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Dal Rapporto "Sussidiarietà e... governo delle infrastrutture" / 6

Il nuovo Codice dei contratti?
Un freno alla partecipazione

  • 2 FEB 2024

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Depotenzia lo strumento del "dibattito pubblico" rispetto alle decisioni. Da rivedere la distribuzione delle competenze tra i vari enti interessati. L'utilizzo accorto delle royalties e delle compensazioni.  L'ipotesi di introdurre la figura del mediatore 

Sesta puntata della serie di brevi presentazioni dei contenuti salienti
del Rapporto sulla Sussidiarietà 2023

PRIVILEGIARE IL BENE COMUNE

Il tema della partecipazione alle decisioni per la pianificazione e la realizzazione delle infrastrutture è affrontato nel capitolo 11 del Rapporto (pp. 123 segg.). Ne sono autori Monica Delsignore, Alfredo Marra, Alessandro Squazzoni.

Si parte dalla considerazione che nelle decisioni da assumere per la realizzazione delle infrastrutture è fondamentale il procedimento amministrativo che precede e prepara le decisioni. E che "il cuore del procedimento è costituito dalla partecipazione dei soggetti a vario titolo coinvolti".

Un primo nodo da sciogliere emerge subito: come attuare un corretto equilibrio tra le esigenze della partecipazione e l'efficacia ed efficienza dell'azione, soprattutto rispetto al contenimento dei tempi.

 

Dal Rapporto "Sussidiarietà e... governo delle infrastrutture" / 5

Dal progetto alla manutenzione
molti i regolamenti da migliorare

 

Esaminando più distintamente i vari aspetti in gioco, viene focalizzata la difficile coesistenza da un lato fra i diversi e spesso numerosi soggetti pubblici, dall'altro lato fra interessi pubblici e interessi privati.

Sul primo versante sono prese in esame le varie "conferenze" previste dalla normativa. Due i problemi: una distribuzione delle competenze non sempre adeguata e una scarsa abitudine a cercare soluzioni che privilegino il bene comune. Per favorire questo processo si ipotizza l'introduzione, nelle conferenze, della figura del "mediatore", oltre che di seguire il più possibile l'indicazione europea di istituire Autorità indipendenti.

Sul secondo versante, quello della coesistenza pubblico-privato, si nota il depotenziamento dello strumento del dibattito pubblico che il nuovo Cordice dei contratti ha comportato. Gli autori suggeriscono poi talune modalità di ascolto attivo delle realtà sociali e degli stakeholder, anche come metodo per prevenire il fenomeno del "Nimby", insieme ad un accorto utilizzo delle compensazioni e delle royalties a beneficio delle realtà locali.

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