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Intervento al convegno “L’individuo (da solo) non esiste” 

Vittadini: senza la comunità
non ci sarà nessun progresso

Giornata di lavoro di “Piano B – Uno spartito per l’Italia”. “Il neoliberismo ha fallito”. Con Becchetti, Bentivogli, Cartabia, Giovannini, Magatti, Rosina, Venturi e altri

“Che abbaglio colossale abbiamo preso, noi che abbiamo inneggiato, incantati, alla modernità che ci avrebbe fatto più simili agli altri, ai Paesi più avanzati. L’abbiamo chiamata liberazione ma era solitudine di massa, ma ora, a emancipazione avvenuta, nessuno appartiene più a niente: è solo, senza vincoli, senza luoghi in cui ritrovarsi, senza una comunità in cui vivere insieme agli altri”.

Giorgio Vittadini è partito da questa citazione di un giudizio espresso nel 2018 dal noto giornalista e scrittore Pierluigi Battista, per svolgere il suo intervento al convegno “L’individuo (da solo) non esiste” (Roma, 15 marzo 2025), organizzato da studiosi e realtà sociali che si riconoscono nel “Piano B – Uno spartito per l’Italia.

“Un uomo da solo - ha detto Vittadini - è un uomo che non è considerato per ciò che è. È un uomo che più facilmente si lascia vincere dall’egoismo e più facilmente cede alla falsa idea che esista una mano invisibile, quella del mercato, che trasforma l’egoismo dei singoli in benessere collettivo. Un colossale abbaglio, come vediamo oggi con la crisi portata dal neoliberismo, che ha reso urgente affrontare il tema della sostenibilità”.

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“Quello che si perde – ha proseguito il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà - quando si è da soli, è la coscienza che l’uomo è, come insegnava don Luigi Giussani - desiderio di verità, di giustizia e di bellezza; è un essere originariamente positivo, che vuole costruire. E che, certo, può sbagliare. Ma è proprio in una comunità che egli può imparare, innanzitutto a guardare. Stando insieme si impara e si cambia.

“Il progresso – ha sottolineato ancora Vittadini - non è frutto dell’egoismo dei singoli, ma è costruzione che nasce da luoghi in cui si partecipa, in cui si gioca il proprio desiderio di bene, dove si trovano nuove soluzioni a problemi complessi. Questa è la nuova sfida della contemporaneità. Dicevo che la comunità aiuta a guardare. Ciò che va guardato sono innanzitutto le buone pratiche: partire da questa positività permette di vedere dove la storia si spezza, dove il suo meccanismo, che sembra inevitabile, viene spezzato da persone e realtà che creano soluzioni nuove”.

L’evento, tenutosi al Palazzo della Cooperazione di Roma, ha registrato oltre 300 persone in presenza e centinaia di accessi online. Ha preso parte all’evento il gruppo promotore dell’iniziativa composto da: Mauro Magatti, Ugo Morelli, Giorgio Vittadini, Chiara Giaccardi, Marta Cartabia, Roberto Rossini, Alessandro Rosina, Elena Granata, Paolo Venturi, Enrico Giovannini, Ermete Realacci, Luca Jahier, Carla Collicelli, Marco Bentivogli e Leonardo Becchetti. Da Calenda a Delrio, da Proietti a De Toni: diversi i politici intervenuti interessati ai contenuti.

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Le organizzazioni promotrici dell’evento sono Aiccon, ASviS, Base Italia, Fondazione per la Sussidiarietà, Generatività.it, NeXt Nuova Economia per Tutti, Festival Nazionale dell’Economia Civile, con la collaborazione di Argomenti 2000, Comunità Connessioni e Fondazione Symbola.

Scopo dell’iniziativa, per gli organizzatori, è di “costruire ponti, stabilire relazioni, creare unione e condivisione tra le generazioni e superare il concetto dell’io, per dare vita ad un piano diverso, dove tutti insieme dobbiamo scrivere il futuro delle nostre città, dell’Italia e dell’Europa”.

 

 

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