Matita appuntita
La bellezza fa paura
Oggi nel mondo dei fumetti prevale una vena fortemente dark che punta quasi esclusivamente a enfatizzare il male. Il bene, il positivo, il bello sembrano proprio non funzionare più
Matita appuntita
Oggi nel mondo dei fumetti prevale una vena fortemente dark che punta quasi esclusivamente a enfatizzare il male. Il bene, il positivo, il bello sembrano proprio non funzionare più
Versus l’individualismo utilitaristico
Il filosofo scozzese rilancia la sfida dell’individuo relazionale rifuggendo la tentazione dell’essere solo, impaurito e spaurito. Attraverso la pratica di avere qualcosa di “prossimo”.
Processi conoscitivi
Dice il filosofo della scienza Evandro Agazzi: “La possibilità di vedere non appartiene alla pura e semplice struttura meccanica. Il fatto di sapere che due entità sono capaci di eseguire le stesse operazioni non mi dice niente circa la loro natura. Io questo criterio lo applico anche ai computer e all’Intelligenza Artificiale”.
Per saperne di più
Indagini che si traducono in ricerche, in documenti che invitano a riflettere. Con risultati che inducono a pensare come i “desiderata” dei giovani a proposito di lavoro siano meno scontati di quel che viene di solito comunicato.
Collasso culturale
L’anacronistica domanda di sicurezza in Occidente, insieme alla caduta di sovranità, sta producendo società sempre in allerta, con l’ansia del pericolo costante. E questo non fa che generare forme di controllo sempre più invasive verso cittadini impauriti.
Soggetti attivi
Nel tempo dell’antropocene diventa centrale l’influenza dell’uomo sugli ecosistemi. E quindi in un percorso di sviluppo autenticamente sostenibile, non può non entrare in gioco la responsabilità della persona quale soggetto capace di relazione.
Ricerca e politiche
Nei Paesi poveri ma anche nelle realtà più ricche si evidenzia una sottovalutazione colpevole dei programmi di sicurezza sociale. Ormai è diventato un problema strutturale.
ANTICIPAZIONE | Da “Nuova Atlantide” n. 7, “Cosa sostiene la sostenibilità?”
Spreco alimentare, accaparramento delle terre fertili, carenza di acqua dolce: sono i problemi principali da affrontare su scala mondiale. Occorre puntare sulla passione per il bene comune e il coraggio civile
Cum juicio
L’Europa ha deciso corposi interventi in denaro ma in cambio domanda la messa in opera di riforme strutturali. Per l’università italiana sono previsti investimenti nell’ordine dei 30 miliardi di euro.
La sfida antropologica
“La crisi dell’università non può essere affrontata con piccoli ritocchi. È una crisi strutturale, che dipende dai grandi cambiamenti sociali indotti dalla globalizzazione e dal rapido sviluppo delle tecnologie dell’informazione.
Nichilismo e iper-tecnologia
Nella vita non andiamo avanti perché qualcuno ci spinge, ma perché qualcosa ci attrae. Ma se il futuro è nebbioso, come facciamo a motivare i ragazzi?
ARTICOLO | L’antropologo inglese Tim Ingold sull'ultimo numero di “Nuova Atlantide”
Non basta ritagliare aree verdi. Il mondo vegetale dovrà avere un ruolo chiave nella vita urbana del futuro. Compresa la produzione di cibo: bisogna vedere l’ambiente, anche dentro le metropoli, come il luogo dove nutrirsi. Con architettura andrebbe insegnata anche agraria
Noi e l'ambiente
Per l’antropologo britannico, solo superando il rapporto tipicamente moderno ed economicista di sfruttamento (vale a dire estrazione dei beni dalla natura) si può davvero iniziare a immaginare una vita urbana nuova.
Un intervento del premio Nobel sul numero 3 di “Nuova Atlantide”
La pandemia ha aggravato le diseguaglianze. Per la ripresa economica sono essenziali la coesione sociale e la fiducia e un grande intervento pubblico che affronti insieme le emergenze: climatica, economica e della diseguaglianza. L’inflazione? Può essere contenuta agendo sul costo del denaro e sulla leva fiscale
Un intervento del Nobel per l’economia 2015 sul numero 3 di “Nuova Atlantide”
Negli Usa si accentuano le diseguaglianze. Solo chi ha un’istruzione di alto livello si salva ottenendo un buon lavoro e una buona esistenza. Gli altri no. Le immense ricchezze accumulate dai grandi monopolisti non producono benefici per tutti. Occorre far loro pagare tasse per redistribuire profitti verso il lavoro e fermare gli “sceriffi di Nottingham” dell’austerità fatta pagare a chi ha sofferto di più