Dialogo tra il presidente della Regione Emilia-Romagna e il vice-ministro Galeazzo Bignami. Gli interventi di Veronesi (Unioncamere), Giacoia (Telt) e Vittadini (Fondazione per la sussidiarietà)
Lo scorso 5 aprile è stato presentato a Bologna il Rapporto 2023 “Sussidiarietà e…Governo delle infrastrutture”. Vi hanno preso parte il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; Il Viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami, il presidente della Camera di Commercio di Bologna e presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Valerio Veronesi; la responsabile Sostenibilità, Partenariati e Innovazione di TELT Marzia Giacoia. Ha moderato Giovanni Mulazzani, docente di Diritto amministrativo dell’Università di Bologna e ha concluso i lavori il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini.
Il TGR dell’Emilia-Romagna ha dedicato, all’interno dell’edizione delle 14:00 del 5 aprile, un servizio, con interviste a Bonaccini, Bignami e Vittadini (a partire dal minuto 13'00").
BONACCINI: ATTENTI AL PONTE
Il presidente dell’Emilia-Romagna ha sottolineato la preoccupazione che il ponte sullo stretto di Messina possa tagliare “infrastrutture e progetti già avviati in giro per l’Italia” aggiungendo che “la mobilità del futuro dovrà tenere insieme il rispetto per l'ambiente con una risposta efficace alle nuove necessità di movimento della nostra società. Vanno create le condizioni per rendere convenienti le vie di trasporto su ferro e acqua, liberando le strade e utilizzando strumenti innovativi come la Zona logistica semplificata. È una sfida importante, cruciale per il futuro e per vincerla è necessaria un'alleanza di tutte le parti coinvolte, pubbliche e private, in modo da non perdere l'occasione irripetibile che è rappresentata dai fondi Pnrr".
Mobilità e trasporto merci:
serve una "cura del ferro"?
BIGNAMI: DUE CANTIERI, CHE SFIDA
Per il viceministro Bignami “la decisione di aprire contemporaneamente due cantieri (il nodo che dovrebbe bypassare la città di Bologna) determina certamente criticità, confidiamo che il comune abbia organizzato bene le fasi di progettazione per rispettare i tempi soprattutto entro il primo semestre del 2026, vincolante per la conclusione degli interventi del Pnrr”. A proposito del Rapporto della Fondazione, il viceministro ha detto che “riceviamo impressioni profonde sul nostro sistema infrastrutturali e complessivamente in fatto di tenuta del sistema gestionale e concessori, utile per individuare quegli elementi che possono essere finalizzati a una implementazione e a un arricchimento”.
Rapporto 2023: "Sussidiarietà
e... governo delle infrastrutture"
VERONESI: DIALOGO COSTRUTTIVO
“Le infrastrutture sono essenziali per la vita delle persone, delle comunità e delle imprese” ha detto invece Valerio Veronesi, “sono un bene comune la cui utilità e sviluppo nel tempo può essere garantito solo da un dialogo costruttivo che non si deve mai interrompere”.
VITTADINI: COLLABORAZIONE PER IL LUNGO PERIODO
Si è detto d’accordo Giorgio Vittadini: “Serve più collaborazione fra governo, cittadini ed enti locali per evitare blocchi dei lavori dovuti spesso a battaglie legali sulle competenze. Ci sono quelli che non vogliono infrastrutture nei loro giardini e quelli che le impongono dall’alto. Senza compromesso non si va da nessuna parte. Bisogna superare la contrapposizione tra Stato centrale, amministrazioni locali e società civile e perseguire una vera cultura della sussidiarietà che consiste nel dialogo continuo tra diversi livelli di governo e tra questi e le comunità locali. L’investimento in infrastrutture di qualità e nella loro gestione deve fare i conti con problemi quali la sostenibilità, il consumo di suolo e il coinvolgimento delle realtà locali", ha aggiunto. “Per raggiungere obiettivi che interessano il bene comune, le reti di cui ha bisogno l'Italia devono essere realizzate pensando a una prospettiva di lungo periodo, e coinvolgendo i territori e i corpi intermedi”.
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